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giovedì 3 gennaio 2008

194

Un giornalista di dubbia coerenza (sostiene la guerra uno che è "per la vita"?)
propone una moratoria degli aborti
sulla scia di quella promossa dall'Italia contro la pena di morte
(come se fossero la stessa cosa).
La cosa che mi lascia basita sono il coro di sì
ed il possibilismo di qualche politico di "sinistra" (sciacquata),
non pensavo si potesse arrivare a tanto: mettere in discussione conquiste così importanti.
Mi chiedo, ma davvero ci sono così tanti chirichetti tra i politici italiani?
Come si fa ad accettare che un cardinale di pronunci sulla revisione di una legge della NOSTRA Repubblica?
A me sembra che in realtà della religione non freghi niente a nessuno, allora perché così tanta ingerenza della Chiesa in politica?
La risposta secondo me sta nel fatto che i preti di fatto hanno in mano il potere economico (quello che conta, infine): molti degli uomini chiave dell'economia fanno parte delle varie organizzazioni cattoliche (opus dei, etc.) e la Chiesa porta tramite i suoi lunghi tentacoli quello che alla politica interessa, voti.
Un buon 1408 a tutti!

4 pensieri:

jess ha detto...

ciao!
ho scoperto ora che mi hai linkato, grazie!
ci conosciamo o mi hai scovato x caso?

stesso "odio" x la chiesa comunque. =)

Eleonora Voltolina ha detto...

Cara Hutch
sono contenta di aver scoperto il tuo blog e lo seguirò con interesse.
Nel mio piccolo, già da tre anni mi impegno per difendere la laicità dello Stato: cominciai con il referendum per modificare la legge 40/2004 (qualcuno se ne ricorda??) che già minava sotterraneamente la legge 194/1978. Perchè era ovvio (ovvio per me e per pochi altri, purtroppo) che il passo successivo sarebbe stato quello di mettere in discussione l'aborto: se il "concepito" ha dei "diritti", vuol dire che viene considerato individuo già da quando è nel ventre della madre. Era chiaro già allora, quindi, che in poco tempo si sarebbe arrivati a mettere in dubbio il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza (ivg).
Io non credo che questa Moratoria sull'aborto proposta da Giuliano Ferrara e prontamente rilanciata dal Cardinal Ruini avrà successo. Ho ancora un po' di fiducia nelle italiane e negli italiani, e sono convinta che non siano ancora arrivati al livello di bigottismo necessario a farsi sfilare da sotto il naso una delle più importanti leggi a difesa della laicità dello Stato e del diritto di scelta individuale.
Ma mi deprimo quando vedo che poi la gente non ha voglia di impegnarsi. Al referendum, nel giugno del 2005, andarono a votare solo un quarto degli italiani. Un quarto: vi rendete conto? C'è ormai una grande disaffezione all'impegno civile e civico, la gente non ha più voglia di perdere tempo andando a riunioni, manifestazioni, iniziative. Non va neanche più a votare. E così in quello spazio che rimane vuoto si inseriscono la Chiesa, il Movimento per la Vita, Comunione e Liberazione e tutti gli altri.
L'unica soluzione, credete a me, è muoversi. Su un blog, certo, ma ancora meglio di persona: attivarsi, dare il proprio tempo e la propria energia, unirsi alle associazioni che difendono la laicità dello Stato e cercando di opporsi alla "clericalizzazione" dello Stato.
Ciao,

Eleonora
www.repubblicadeglistagisti.blogspot.com

Hutck ha detto...

@Jess: si ti ho scovata xché "amica di amici", mi è piaciuto il tuo blog e l'ho linkato!

@ eleonora: al referendum sulla procreazione assistita andai a votare, ho rispetto x chi crede ma lo Stato è laico!

Eleonora Voltolina ha detto...

Sono d'accordo. Tranne che per il modo verbale, forse. Direi "Lo Stato dovrebbe essere laico" anzichè "Lo Stato è laico". Perchè finchè sussiste il Concordato che pone la religione cattolica in un ruolo preminente rispetto alle altre, finchè la Chiesa si pappa centinaia di MILIONI di euro con l'Otto per mille (ma quanti sanno che ANCHE CHI NON METTE LA CROCETTA SU "CHIESA CATTOLICA" IMPLICITAMENTE DESTINA I SUOI SOLDI ALLA CHIESA CATTOLICA? Ben pochi, purtroppo), finchè il Papa e i vescovi fanno esplicite richieste ai politici e al governo affinchè vengano promulgate o non promulgate leggi (cito solo la legge 40/2004 sulla procreazione assistita e ricerca scientifica da una parte, lo stop al divorzio breve e alle unioni civili per gli omosessuali dall'altra)...
Finchè restiamo in questa situazione, non si può usare l'indicativo presente. Purtroppo in questo momento lo Stato NON E' laico.
Per questo dobbiamo impegnarci tutti per cambiare le cose, per contrastare lo strapotere vaticano, per riportare questa nostra bella Italia sui binari della laicità.