RSS

Pagine

domenica 5 febbraio 2012

California, dieci anni dopo




I luoghi cambiano, ma più velocemente cambiano le persone e forse quello che era prima sembra sempre migliore solo perché eravamo più giovani e più magri.
Questo ho pensato prendendo l'aereo per il mio secondo viaggio in California a distanza di 10 anni (quasi) tondi dal primo.
Dieci anni, dai 21 ai 31 sono molto di più di un semplice tempo trascorso, ma un mondo intero di esperienze, cambiamenti, sogni infranti e ritrovati, batoste piccole e grandi.
Ho cercato inutilmente delle foto di quel viaggio, ama nel 2002 la digitale non l'avevo e ricordo che mi portai un'usa e getta sfigatissima e chissà quegli scatti altrettanto sfigati dove sono andati a finire.
La prima grande differenza tra la prima e la secondo volta in California è che nel 2002 era anche il mio primo viaggio negli USA.
tramonto a Santa Monica
Sono una figlia degli anni '80 in tutto e per tutto: sono cresciuta con Super Vicki e Beverly Hills 90210 e come tanti sono impazzita di gioia quando MacDonald è arrivato in Italia ( su questo poi mi sono ravveduta, per fortuna) e quindi gran parte del mio immaginario pop è basato sullo stile di vita e sul modello americano. Per questa ragione le primissime cose che mi colpirono furono tutti quegli aspetti della vita americana che ti fanno da subito sentire in un film: dalle taniche di latte nel frigo, agli scuolabus gialli ai bagnini vestiti di rosso delle spiagge californiane. 
Santa Monica

Adesso invece, persa l'innocenza della prima volta, il mio sguardo si è più concentrato sulla sostanza dei luoghi.
E poi c'è il peso della conoscenza: 10 anni di conoscenza e di esperienze che ti portano a vedere le cose sotto aspetti diversi. Anche 10 anni fa avevo amato follemente San Francisco, ma era un amore viscerale, nato dalle vibrazioni che si sentono in quel luogo, adesso quella sensazione è stata più razionale, perché conosco molto meglio di allora tutto quello che è accaduto lì e che l'ha resa una città fantastica.
Non ci sono stati luoghi su cui ho cambiato drasticamente opinione rispetto a prima: ho continuato ad amare Los Angeles per il motivo per cui molte persone la odiano, cioè per il suo non essere città, non avere identità, ma averne decine.
Ho amato soprattutto le spiagge, quei cieli immensi che fanno credere per un attimo di non essere in una metropoli enorme e soffocata dal traffico.
Ho continuato a detestare Beverly Hills perché non ha nulla se non ville nascoste dalla vegetazione e Bentley in giro.
Ho visitato posti nuovi come il Getty Center e visto con nuovi occhi luoghi iper turistici come il Chinese Theater ed Hollywood, che mi hanno dato un senso di decadenza enorme.
In attesa di nuovi resoconti ecco qualche altra foto
Getty Center

Westwood Cemetery

Chinese Theatre

0 pensieri: