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mercoledì 22 febbraio 2012

I vegetariani sono persone migliori?


Mi capita molto spesso di avere discussioni sulle mie abitudini alimentari ed in generale sul vegetarianesimo/veganesimo.
Non sono diventata vegetariana in un giorno, né l'ho fatto per moda o per diventare parte di un gruppo. Ho fatto una scelta consapevole in età adulta e la molla mi è scattata quando sono andata a sentire una conferenza in cui alcuni esperti (tra i quali Gianni Tamino)  hanno spiegato come scientificamente il consumo di prodotti animali sia dannoso per la salute e non sostenibile per l'ambiente.
A questo si è aggiunta una presa di coscienza sulla sofferenza animale: che differenza c'è in termini di sofferenza tra il mio gatto e un agnello? Perché devo indossare una giacca con il collo di pelliccia che molto probabilmente è fatta con un cane scuoiato vivo in Cina?
In un Paese conservatore come l'Italia, soprattutto se si parla di cibo, da molti essere vegetariani è considerata una specie di malattia.
Commenti/domande più ricorrenti (e a cui di solito non ribatto, è inutile) sono:
- mangi solo erba?
- ma anche le piante soffrono!
- gli animali vengono allevati per quello
- non è naturale
- ma neppure il pollo mangi?
- i bambini in Africa muoiono di fame e tu rifiuti il cibo!
 

Persone un po' più evolute mentalmente contestano la mia non coerenza perché è vero che il consumo di alimentare è solo una, la più evidente, di una lunga catena di sfruttamento del mondo animale che va dall'abbigliamento alla cosmetica e alla farmaceutica.
Io non sono coerente, cerco un consumo consapevole non solo nell'alimentazione, ma in tutti i miei acquisti, però è inutile negare che il bel paio di scarpe di pelle lo compro ancora. E magari l'ombretto vegan che ho acquistato è stato fatto da materie prime prodotte da bambini indiani schiavizzati e questo non mi fa stare di certo meglio.
Ho l'impressione che molto spesso le persone che muovono la critica della non-coerenza lo facciano perché questo giustifica il fatto che esse stesse non facciano nulla di fronte a questioni note, perché oggi, al contrario di qualche anno fa, l'accesso all'informazione è facile e non vale più la cara vecchia scusa del "non lo sapevo".
L'autoassoluzione dell'io faccio poco o niente, ma tanto tu non sei molto migliore di me non mi è mai piaciuta e preferisco essere incoerente piuttosto che ignava e fare, nel poco tempo che mi è concesso di vivere sulla Terra, un pezzettino di ciò che ritengo giusto.
Poi ci sono i vegan-guerriglieri che vedono il "semplice" vegetariano come una specie di paria ipocrita che distrugge il mondo mangiando la mozzarella. Da una parte ammiro profondamente la loro dedizione e aderenza alla causa animalista, ma spesso sono irrimediabilmente fanatici e il fanatismo mi fa sempre molta paura.
I vegetariani sono persone migliori? 
No, nessuna categoria di individui è migliore a prescindere di un'altra. Di certo chi consapevolmente ha fatto una scelta del genere è una persona che si è posta attivamente davanti ad una realtà percepita come ingiusta mettendosi, in modo cosciente, in minoranza.

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